Il Pagellone di SPURS 2-2 Stoke City
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LLORIS 5.5 appena rientrato dall’infortunio ci regala subito un brivido servendo un avversario a pochi metri dalla porta con uno scellerato disimpegno; si risolve tutto senza danni ma ne avremmo fatto volentieri a meno. Per il resto non ha colpe.
WALKER 5.5 nulla di particolare da segnalare se non la stupidità con la quale si lascia coinvolgere in un accenno di rissa in pieno recupero quando avremmo dovuto dare il mille per cento (almeno 2 minuti buttati nel cesso). Coglione.
ALDERWEIRELD 5.5 Fino a metà ripresa disputa un’onestissima partita, poi vanifica tutto causando il rigore che da il via alla rimonta dei Potters.
VERTONGHEN 6 Non ha particolari responsabilità; fa il suo.
DAVIES 6.5 Finalmente si vede anche in fase offensiva e da protagonista, servendo a Chadli il pallone dell’illusorio 2 a 0.
MASON 5.5. Non riesce a scartare il cioccolatino che gli confeziona Kane: ottimo il tempo di inserimento, rivedibile la conclusione. Nel secondo tempo cala inevitabilmente e viene giustamente sostituito. (BENTALEB sv)
DIER 6.5 Ci porta in vantaggio con un bel colpo di testa su un angolo di Eriksen. Una delle poche note positive della serata.
ERIKSEN 6.5 (Man of the Match) ottimo nel primo tempo, in cui delizia il pubblico di White Hart Lane con lanci e aperture illuminanti. Cala nella ripresa assieme a tutta la squadra (o forse è la squadra che cala insieme a lui).
DEMBELE 5.5 Dietro le punte è utile come un esibizione di Sasha Grey in un locale per gay.
CHADLI 6.5 Una delle poche certezze di questa squadra; Nacer ed i suoi gol ci sono. Per poco non va a referto anche come assistman, servendo un delizioso pallone a Kane ad inizio ripresa che purtroppo non riesce a insaccare.
KANE 6 Si fa vedere più come assistman che come finalizzatore, prima di lasciare anzitempo la gara a causa di un infortunio. Speriamo non sia nulla di grave perché servono i suoi gol e servono presto. (LAMELA sv)
GLI AVVERSARI 6.5 a differenza nostra, sanno che le partite durano 90 minuti e raggiungono un pareggio che sembrava impossibile.
